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Jbay.Zone Intervista: Pongo3D – Dalla Street Art al SUP 3D

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Pongo, l’artista pioniere che ha portato la Street Art dall’America all’Italia e trasformato capolavori rinascimentali in opere tridimensionali, ha applicato la sua arte al SUP per JBay.zone. Scopri il suo percorso artistico e come ha portato il “Salvator Mundi” di Leonardo Da Vinci in un’opera d’arte unica su una tavola da SUP.

“Sono nato in una famiglia di artisti. Mia nonna era una pittrice, mio padre un artista”. A parlare è Federico, alias Pongo 3D. Nato a Piacenza nel 1976, milanese da sempre, Federico ha vissuto in America, Inghilterra, Francia, Brasile, Thailandia e questo suo viaggiare gli ha permesso di arricchire la sua arte, come ci spiega: “A nove anni la mia famiglia si è trasferita a New York. Mio padre collaborava con Campari e in quel periodo, grazie a lui, ho avuto modo di conoscere Andy Warhol, Mario Stefano, Bonito Oliva, un celebre critico d’arte, ma soprattutto ho respirato la cultura artistica newyorkese e ho visto nascere la “Street Art”.

Quello è stato l’inizio del suo percorso artistico, come ci racconta: “Verso la fine degli Anni 80 quando siamo tornati in Italia, ho avuto l’onore di portare nel nostro Paese il linguaggio della “Street Art” che avevo appreso in America e insieme ad un gruppo, allora molto piccolo, di iniziare a diffonderla”.

Nella culla della Street Art

“Nella mia vita la mia fortuna è stata aver visto nascere quell’espressione artistica. All’epoca non c’erano internet e social e quindi vivere a New York in quegli anni mi ha permesso di vivere quel movimento, di coglierne i segreti, le tecniche, è stato un grande privilegio”.

Poi prosegue: “Tornato in Italia nella mia formazione il liceo artistico è stato fondamentale: ho imparato le tecniche pittoriche, mi sono appassionato al Rinascimento, che mi è entrato nel cuore e ancora oggi influenza la mia arte che comunque resta piena di contaminazioni: dal cubismo, all’impressionismo, alla Pop Art… e da qualsiasi elemento catturi la mia attenzione. Sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli”.

I primi passi

“La mia prima opera di street art l’ho realizzata nel 1987 era un graffito su un muro”. Quello fu il primo passo, poi iniziò a portare la sua vena creativa sui muri delle cittĂ  e non solo. Un linguaggio che nel tempo si è evoluto e che oggi definisce cosĂŹ: “La mia è ‘Arte Ingannevole’ in cui porto chi la osserva, indossando i mitici occhialini 3D blu e rossi, ma anche senza di essi, ad entrare in un’altra dimensione, a staccarsi dalla realtĂ  cosĂŹ com’è. Il mio obiettivo è fargli scoprire una realtĂ  differente rispetto a quella che si è abituati a vedere, si tratta di cambiare prospettiva, per scoprire e percepire una realtĂ  intorno a noi totalmente diversa. Inoltre, gioco molto con la satira, e in questo penso in particolare alle mie Papere che rispecchiano il mio modo di reinterpretare l’arte rinascimentale”.

Il processo creativo

Proprio parlando delle sue celebri Papere che sono “esposte” sui muri di molte cittĂ  italiane a partire dalla sua Milano, ci spiega come si sviluppa il suo processo creativo: “Mi piace partire da opere note, penso alla Monnalisa di Leonardo, all’autoritratto di Van Gogh, o alla Ragazza col turbante di Jan Vermeer, per trasformarle in papere tridimensionali, immaginando lo stupore che suscitano in chi le osserva indossando gli occhiali 3D ma anche senza…”.

Dai muri al SUP

Questo modus operandi è lo stesso che Federico ha applicato quando è stato il momento di trasferire la sua arte tridimensionale su una tavola da SUP. Realizzare una tavola artistica è stato un progetto che l’ha stimolato fin da subito e lo ha portato a realizzare per JBay.zone un’interpretazione del celebre dipinto Salvator Mundi attribuito a Leonardo Da Vinci. “Portare l’arte, la storia dell’arte, su una tavola da SUP non è cosa da tutti, e dare il mio tocco 3D era una scommessa che oggi posso dire abbiamo vinto, differenziando totalmente il brand JBay.zone da tutti gli altri brand sul mercato. Questa tavola ha un impatto molto forte da qualsiasi punto la si osservi e penso l’effetto che farĂ , quando verrĂ  esposta nei vari negozi… e soprattutto utilizzata!”
“Il soggetto principale il Salvator Mundi, ci spiega, si trova nella parte nella parte inferiore del SUP, poi sui lati ho inserito la scritta Pongo che facevo negli Anni Novanta e ho reinterpretato, applicando la stessa tecnica, anche il brand JBay.zone che si trova nella parte superiore della tavola”.

Il messaggio di Pongo

“Quello che ho voluto fare realizzando questa tavola era stupire, portando un pezzo di storia dell’arte su un SUP attraverso la mia interpretazione artistica”. Un lavoro di progettazione che lo ha impegnato per un mese e che ad oggi rappresenta un qualcosa di unico nella sua produzione artistica, come ci spiega: “Ho portato la mia arte sui muri delle cittĂ , sulle tele, ma questa era la prima volta che lo applicavo ad un oggetto di uso comune“. E per realizzarlo ha utilizzato la tecnologia, come ci racconta: “Le mie opere d’arte tridimensionali le posso realizzare con lo spray su un muro, con un pennello sulla tela, con il gessetto o una matita su un foglio di carta. Ma posso farle anche con il tablet lavorando con la penna grafica, è sempre un lavoro manuale, ma utilizzando la tavoletta grafica sono stato subito pronto per l’invio del file per la produzione”.

 

Infine, sottolinea che realizzare e produrre una tavola artistica ha un grande significato: “Lavorando con JBay.zone ho subito percepito la loro apertura mentale, la voglia di mettersi in gioco e credo che questa desiderio di innovarsi sia alla base delle aziende destinate a durare nel tempo e sono certo che presto troverò di nuovo il modo di portare la mia arte tridimensionale sulle loro tavole”.

 

Per scoprire il mondo di Federico Pongo

 

www.pongoarts.com

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